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Diverse ricerche, leggendo i dati in serie storica, hanno messo in evidenza un progressivo ritrarsi dei giovani, in Italia ma anche nella maggior parte degli altri paesi dell’Europa Occidentale, dalla sfera dell’impegno politico e sociale. Se non è una novità la tendenza a disertare le sedi istituzionali della partecipazione – in primo luogo i partiti – può forse fare più effetto constatare che le generazioni più mature hanno “sorpassato” i giovani anche nelle forme di attivismo non istituzionalizzato, di movimento e nella protesta: ragion per cui alcuni studiosi hanno recentemente sollevato la questione dell’ “ingrigirsi” delle democrazie occidentali.

È necessario tuttavia guardare in profondità a questi fenomeni, anziché accontentarsi di diagnosi frettolose su una presunta “apatia” delle giovani generazioni. Cercheremo dunque, nel corso della serata, di esplorare alcune ipotesi e elementi utili per guardare da vicino i giovani dei nostri giorni. Partendo dal prendere sul serio la questione di cosa significhi crescere in un tempo che ha sostituito l’idea di futuro come miglioramento da attendere e preparare con fiducia con l’immagine di un futuro intriso di minacce e preoccupazioni da temere e da cui difendersi.

Location: Ragno d’oro — Viale Don Giovanni Minzoni, 2, 61029 Urbino PU – https://goo.gl/maps/A7zKjKi9zPWUyWm86