Eventi

Obiettivi e programma delle celebrazioni

 

Alessandro Serpieri è lo scienziato, filosofo ed educatore principale dell’Ottocento urbinate. Nato a S. Giovanni in Marignano il 31 ottobre 1823 da famiglia riminese, si forma a Urbino nelle scuole scolopiche fino ai 15 anni. Completati gli studi scientifici e teologici a Firenze poi a Siena, dove insegna filosofia al Collegio Tolomei, torna a Urbino a 23 anni come docente di Filosofia al liceo e come professore ordinario di Fisica alla Libera Università, sviluppando le sue molteplici attività scientifiche e umanistiche per circa quarant’anni. Serpieri, non dimentico delle origini riminesi, sarà urbinate autentico, rifiutando negli anni successivi trasferimenti a sedi più prestigiose. Ordinato sacerdote nel 1848, ricopre prima la carica di Ministro del Collegio Convitto dei Nobili di Urbino, per sua scelta intitolato a Raffaello nel 1865, per poi esserne nominato Rettore, carica che mantiene fino alla partenza dalla città. Serpieri lascerà Urbino per Firenze solo nell’ottobre del 1884, dopo la statalizzazione del liceo Raffaello, decisa dal Governo su pressione delle autorità municipali di Urbino. Morirà il 22 febbraio 1885 a Fiesole, dove era stato nominato Rettore della prestigiosa Abbadia Fiesolana.

Pochi gli scritti sulla sua vita, su tutti la biografia scritta dallo scolopio Giovannozzi nel 1886. Ma il nome di Serpieri si ritrova in pubblicazioni scientifiche nelle quali, fino agli anni ’30 del ‘900, si citeranno i risultati delle sue ricerche. Anche Giovanni Pascoli, collegiale ad Urbino tra i 7 ed i 15 anni e profondamente influenzato dal Serpieri nella sua formazione, studiò a fine ‘800 le opere del suo Rettore.

Serpieri si è distinto sia come educatore che come scienziato. Scrisse circa 150 fra libri ed articoli, pubblicati da prestigiose istituzioni. Si occupò inoltre intensamente di fisica, astronomia, meteorologia, sismologia, botanica e fenologia.

Fisica

Pubblicazioni: La forza considerata nelle sue principali trasformazioni (1868), Le misure assolute meccaniche elettrostatiche ed elettromagnetiche con applicazione a vari problemi (1885) e Il potenziale elettrico nell’insegnamento elementare della elettrostatica. Serpieri si prodigò per rendere possibile nell’insegnamento di licei e istituti tecnici l’introduzione del potenziale elettrico senza calcolo infinitesimale e della trigonometria piana. Il testo fu tradotto in tedesco, francese e portoghese. A lui si deve l’implementazione e il rinnovamento dei due Gabinetti Fisici allestiti presso il Collegio e all’Università, con l’acquisto di centinaia di strumenti di altissimo pregio oggi raccolti nel prestigioso Gabinetto di Fisica: Museo urbinate della Scienza e della Tecnica.

Astronomia

Serpieri scrutò la Terra e il cielo come un unicum. Le minuziose descrizioni e i ricchi dettagli restano un patrimonio di informazioni su più campi: stelle cadenti, luce zodiacale, aurore boreali, eclissi, osservazioni di bolidi e comete, tanto che nel 1999 Vittorio Goretti dell’Osservatorio Astronomico di Pianoro nello scoprire il corpo celeste 70745 gli assegna il nome Aleserpieri.

Meteorologia

Nel maggio 1850 Serpieri fonda l’Osservatorio Meteorologico di Urbino. Per la qualità dei dati prodotti in oltre 170 di attività ininterrotta, nel giugno 2018 l’Osservatorio, intitolato al suo fondatore, ha ottenuto dalla WMO (World Meteorological Organization, organo delle Nazioni Unite) il riconoscimento di “Centennial observing station”.

Sismologia

Altro settore di ricerca in cui Serpieri eccelse, riconosciuto ancora oggi a livello internazionale, fu lo studio dei terremoti. In occasione dei sismi di Urbino del 1873 e di Rimini del 1875, iniziò uno studio sistematico richiedendo notizie precise agli osservatori italiani. Dall’analisi dei dati intuì la possibilità di poter calcolare la zona epicentrale da cui scaturisce l’energia dalla terra definendolo “radiante sismico”, che precede il moderno e più completo concetto di “faglia sismica”. La relazione sui suoi studi fu inviata a Michele Stefano De Rossi, tra i più prestigiosi sismologi italiani che così rispose: “Nessuna futura ricerca sulla sismologia potrà superare in importanza quella da Lei oggi divulgata”, promuovendo la nomina di Serpieri a Socio Effettivo all’Accademia dei Nuovi Lincei, accettata all’unanimità. Altri importanti studi riguardarono i fenomeni elettromagnetici che precedono gli eventi sismici percepibili dagli animali e il rapporto con la geologia, preconizzando la realizzazione di opere sismoresistenti.

Botanica

Di grande attualità l’erborizzazione realizzata sul Monte Catria nel 1866, quando elencò le specie botaniche presenti sul monte dividendole in due gruppi, sopra e sotto i mille metri. Nello stesso anno Serpieri inizia l’invio delle Cartoline Agrarie al Ministero dell’Agricoltura. Per anni condusse osservazioni sull’epoca di fioritura di centinaia di specie.

Fenologia

Oltre alla botanica Serpieri osserva e descrive arrivo, partenza, dimora e passaggio di uccelli, mammiferi e insetti, con l’aiuto del Dott. Ernesto Antonini.

Il secondo centenario della nascita di Padre Alessandro Serpieri, ricorrente nel 2023, costituisce l’occasione propizia per proporre all’attenzione generale la figura carismatica di un protagonista di primo piano nell’ambito della didattica, della cultura e della scienza della seconda metà dell’Ottocento.

Il principale obiettivo delle manifestazioni è quello di mettere in luce l’attualità del pensiero e dell’opera serpieriana, riscoprendo e proponendo le sue idee innovative in tutti gli ambiti della ricerca e la modernità del suo approccio scientifico alla conoscenza, un tema quanto mai attuale e da Serpieri considerato fondamentale per il progresso morale e materiale della società civile.

Le celebrazioni daranno l’opportunità di fare il punto sulle ricerche condotte in questi anni sul corposo materiale inedito rinvenuto presso il Fondo Antico delle Scuole Pie Fiorentine e getteranno le basi per la realizzazione di un Centro Studi Serpieri dove raccogliere tutto il materiale documentale esistente per renderlo disponibile a ricercatori e studenti che vogliano approfondire la conoscenza di questo straordinario personaggio.

Il comitato nazionale

Presidente

Giorgio Calcagnini, Rettore dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo

 Componenti

Maria Carmen Beltrano, Membro dell’Advisory Board del programma per il riconoscimento delle stazioni meteorologiche centenarie dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale

Marica Branchesi, Full Professor in Astronomy and Astrophysics at the Gran Sasso Science Institute – (GSSI) e Presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica

Loretta Bravi, Docente di Storia e Filosofia presso l’Istituto Omnicomprensivo “Montefeltro” di Sassocorvaro

Giorgio Calcagnini, Rettore dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo

Andrea Cecconi, Presidente della Fondazione Ernesto Balducci

Maurizio Gambini, Sindaco del Comune di Urbino

Umberto Giostra, Professore associato di Fisica per il sistema terra e il mezzo circumterrestre presso il Dipartimento di Scienze Pure e Applicate e Direttore dell’Osservatorio meteorologico Alessandro Serpieri dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Giorgio Londei, Accademico benemerito dell’Accademia Raffaello di Urbino e già presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Urbino

Tiziano Vecellio Mancini, Scrittore, giornalista e addetto stampa dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Roberto Mantovani, Docente di Storia della strumentazione scientifica, Elementi di fisica e Didattica della fisica e Curatore del Gabinetto di Fisica: Museo urbinate della Scienza e della Tecnica presso il Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Daniele Morelli, Sindaco del Comune di San Giovanni in Marignano

Claudio Netti, Avvocato, Presidente del Consorzio di Bonifica della Regione Marche

Giuseppe Paolini, Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino e Presidente dell’Unione delle Province delle Marche – (UPI)

Rosella Persi, Professore associato di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo

Stefano Pivato, Professore emerito di Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Urbino Carlo Bo

Salvatore Ritrovato, Docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università degli studi di Urbino Carlo Bo

Jamil Sadegholvaad, Sindaco del Comune di Rimini con deleghe al Turismo e promozione della città, Cultura, Piano strategico, Relazioni europee e internazionali

Sergio Sereni, Padre provinciale dell’Ordine dei Padri Scolopi Italiani e membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Ernesto Balducci

Beatricemaria Serpieri, Artista

Mauro Tiviroli, Amministratore delegato di Marche Multiservizi S.p.A

Flavio Vetrano, Professore onorario in Fisica presso l’Università degli studi di Urbino Carlo Bo

Segretario Tesoriere

Piero Paolucci, Operatore tecnico dell’Osservatorio Meteorologico Alessandro Serpieri e del Gabinetto di Fisica: Museo urbinate della Scienza e della Tecnica dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo