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Nel corso degli anni la nostra società ha maturato la convinzione che danza e matematica siano due discipline agli antipodi. La danza è un’attività divertente sia da praticare, sia da guardare; è coinvolgente e può essere fonte di grande soddisfazione. Al contrario, la gente comune pensa che la matematica sia noiosa e troppo complicata, fonte di continua frustrazione. Due mondi, insomma, che non sembrano avere niente in comune. Eppure, ad un’indagine più approfondita, emergono connessioni e analogie. La danza, ad esempio, può essere utilizzata per insegnare i principi fondamentali della matematica e fornire gli studenti dell’intuizione necessaria a comprendere i concetti astratti coinvolti.

Il vedere la matematica all’opera in situazioni più vicine alla vita reale può aiutare a rimuovere il pregiudizio di una disciplina arida e inaccessibile. Dall’altro lato, i concetti matematici possono essere utilizzati in maniera consapevole per creare danza. Molti coreografi creano coreografie basandosi sul loro intuito, ma essere consapevoli dei principi che stanno applicando può aiutare ad accelerare il processo creativo. Infine, la consapevolezza di come la matematica e la danza interagiscono e traggono forza l’una dall’altra può aiutarci a capire entrambe le discipline a un nuovo livello rendendone eccitante lo studio.


  • Lezione tenuta da: Andrea Capozucca, Liceo Leopardi di Recanati e Università di Camerino
  • Sede: Dipartimento di Economia, Società, Politica, Palazzo Brandani Battiferri – Via Saffi, 42, Urbino; Aula Magna – https://goo.gl/maps/FQWMEWbnUC22
  • Orario: 15.15 – 17.15

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