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Possiamo identificare la matematica della poesia nel tipo di relazioni (simmetrie/asimmetrie; razionali/irrazionali; lineari, per sospensione, per equivalenze, dirette/indirette) che formano un testo poetico, considerato come oggetto dinamico a più livelli. Alcuni degli elementi da tenere in considerazione, nel corso della lettura interpretativa, sono la metrica, la distribuzione fonoritmica, specifiche figure retoriche, e altri indicatori del senso, ivi compresi la percezione dello spazio e il riferimento a un immaginario autoriale. La lezione dimostrerà le ragioni della poesia come “marchingegno” che produce senso, attraverso l’interpretazione dei testi prescelti, appartenenti al Novecento e alla contemporaneità (Ungaretti, Montale, Sinisgalli, Caproni, Luzi, Cattafi, Zanzotto, De Angelis). La lezione sarà introdotta da alcune osservazioni dedicate al sonetto I di Petrarca e all’Infinito di Leopardi.

  • Tenuto da: Luigi Tassoni, Università di Pécs, Budapest
  • Sede: Dipartimento di Economia, Società, Politica, Palazzo Battiferri – Via Saffi, 42, Urbino — Aula Magna
  • Orario: 15:15 – 17:15